martedì 2 gennaio 2018

Pietro Urbano, runner: Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita


Sport sia come pratica fisica per mettersi in moto e sperimentare forza fisica e resistenza sia come beneficio a livello mentale che contribuisce al benessere mentale della persona nella pratica dello sport.

Di seguito, attraverso risposte ad alcune mie domande sensazioni, emozioni e racconti da parte del runner Pietro Urbano, età 57, Società: ASD Atletica Padre Pio,

Qual è stato il tuo percorso per diventare un Atleta? “Lo sport ha sempre fatto parte della mia vita, da ragazzo giocando a calcio nelle squadre giovanile del mio paese e continuando a giocare nei tornei amatoriali. Intorno ai quaranta anni mi sono dedicato alla corsa amatoriale perché il calcio era troppo traumatico e causa un'ernia al disco ho trovato beneficio nella corsa.”
Quali sono i fattori che hanno contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “I fattori principali del benessere della corsa sono quelli legati sia alla migliore condizione fisica sia alla soddisfazione mentale che la corsa produce.”

Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere o alla tua performance? “Penso che nello sport la forza bisogna trovarla in se stesso.”

Qual è stata la gara della tua vita, dove hai dato il meglio di te o dove hai sperimentato le emozioni più belle? “L'emozione più bella è stata nel 2006 quando ho tagliato il traguardo della mia prima maratona a Roma. Un'emozione grandissima!”

Certo la prima maratona lascia emozioni e sensazioni uniche e irripetibili, poi Roma è Roma, passare per piazze, monumenti e fontane di Roma con il calore di tanti turisti e amici lunghi il percorso fa commuovere davvero.

Quale è stata la tua gara più difficile? “La gara più difficile è stata quando ho partecipato alla maratona di Barcellona nonostante un'infortunio l'ho voluta concludere lo stesso.”

Qual è una tua esperienza che ti possa dare la convinzione che ce la puoi fare? “Più di una gara. Forse ogni volta che ho sofferto per concludere una gara impegnativa dal punto di vista altimetrico o della lunghezza.”

Ogni volta che ce la fai costruisce più fiducia in te stesso, incrementi l’autoefficacia, cerchi di alzare sempre più l’asticella cercando di prepararti e partecipare a gare sempre più dure e impegnative.

Ti va di descrivere un episodio curioso o divertente della tua attività sportiva? “Un'episodio divertente che mi viene in mente è quando nella maratona di Parigi ho superato a un certo punto un tizio che correva con un cameriere a fianco che gli portava un vassoio con qualcosa sopra! Stranezze nel mondo!”

Questo è il fantastico mondo dello sport, non si finisce mai di sorprendersi per quello che le persone sono capaci di fare, grande Pietro sempre in giro per il mondo conoscendo città belle importanti attraverso le maratone, un buon modo di viaggiare conciliando sport e turismo.

Quali sono o sono state le sensazioni che sperimenti facendo sport: pregara, in gara, post gara? “Le sensazioni sono particolari. Nel pre-gara c'è più ansia perché non sai mai come ti sentirai in gara; in gara invece più rilassato e concentrato nel tenere un ritmo uniforme; nel post-gara le sensazioni possono essere diverse ma il più delle volte positive per aver comunque concluso la gara.”

Quali sono le difficoltà, i rischi, a cosa devi fare attenzione nel tuo sport? “I rischi sono presenti in qualunque attività della vita e a maggior ragione nello sport. Prima di tutto il rischio di infortuni che in uno sport traumatico come la corsa è sempre dietro l'angolo. Poi ci può essere il rischio di un malore e a tale scopo penso che rivesti notevole importanza la certificazione d'idoneità agonistica.”

Certo diventa importante fare attenzione e monitorarsi sempre attraverso visite di idoneità agonistiche e attraverso il sentire il proprio corpo, non trascurando nessun messaggio.

Quali sono le condizioni fisiche o ambientali ti hanno indotto a fare una prestazione non ottimale? “La buona condizioni fisica è indispensabile per avere buoni risultati. Anche le condizioni ambientali dal punto di vista della serenità e della tranquillità famigliare sono importanti.”

Cosa ti fa continuare a fare sport? “Stare bene con se stessi.”

Come hai superato eventuali crisi, sconfitte, infortuni? “Penso che chi fa sport sia più abituato a superare crisi e periodi difficili e questo ci fortifica anche nella vita.”

Quale può essere un messaggio rivolto ai ragazzi per avvicinarsi allo sport? “Fare sport è vivere la vita in modo pieno ogni giorno.”

Lo sport fortifica il carattere e consolida una perosnalità forte e sicura, i si abitua davvero ad andare avanti nonostnte momenti grigi e difficili, si diventa più pazienti e fiduciosi di riuscire a cavarsela in condizioni difficili.

C’è stato il rischio di incorrere nel doping? Quale può essere un messaggio per sconsigliarne l’uso?  “Mai pensato. Il doping non è lealtà e onestà.”

I tuoi famigliari ed amici cosa dicono circa il tuo sport? “Hanno visto che lo sport mi fa stare meglio e chi mi è vicino capisce la mia passione.”

Cosa hai scoperto di te stesso nel praticare attività fisica? “Ho scoperto tante cose ma soprattutto amicizie e luoghi nuovi.”

Riesci ad immaginare una vita senza lo sport? “No.”

Hai mai pensato per infortuni o altro di smettere di essere atleta? “Qualche volta. Ma spero sempre di avere la forza e la possibilità di poterlo svolgere.”

Ritieni utile la figura dello psicologo dello sport? Per quali aspetti ed in quali fasi? “Può essere utile soprattutto a soggetti che si apprestano ad entrare nel mondo dello sport o devono cambiare atteggiamento e approccio.”

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi? Quali sono i sogni realizzati e da realizzare? “Il mio prossimo obiettivo può essere un'altra maratona di nuovo sotto le 3 ore e trenta. Il mio sogno un'ultra maratona.”

Due obiettivi sfidanti, una maratona sotto le 3 ore per un over 50enne e un'ultramaratona.

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