domenica 10 dicembre 2017

Soprattutto nelle ultramaratone la cosa importante è lavorare per obiettivi


La cosa importante è lavorare per obiettivi, focalizzarsi sull'obiettivo più importante e sul prossimo obiettivo. Cercare di fare sia un lavoro di allenamento fisico che un lavoro di allenamento mentale.
Per quanto riguarda l'allenamento fisico consiste nelle sedute di allenamento di lunghe distanze o la partecipazione a gare di lunga distanza, è importante confrontarsi con campioni dello stesso livello o di livello di poco superiore e fare gare insieme per testarsi e anche per prendere spunti dagli altri.

Insieme possiamo fare davvero tanto per noi stessi e per gli altri

Matteo SIMONE 

Anche Emma Caputo in una squadra di atleti spingitori, di seguito le sue parole: 

Ciao Matteo, domenica 17 farò la mia prima maratona alle cattedrali partendo da Barletta...e sarò spingitrice di un ragazzino disabile! Non vedo l'ora ..l'ho fatto per due volte ma sulla 21 km...è un emozione assoluta, intensa indescrivibile, a presto.” 

Grandissima, già grande cosa prima maratona, poi far parte di una squadra di spingitori, all'arrivo ci vorrà un secchio per contenere i fiumi dei tuoi pianti, insieme possiamo fare davvero tanto per noi stessi e per gli altri normodotati o disabili, renderci felici rendendo felici, lo sport può diventare davvero veicolo di benessere, pace e amore reclutando tanti atleti positivi e propositivi sul treno dello Sport che vogliamo: 

Massimo Buccafusca e Lara La Pera vincono la 1^ "6 Ore di Mondello

 

Ottima prova quella di Massimo (Atletica Partinico) che totalizza 82,001 km su un circuito di 2 km da ripetere per 6 ore, precedendo l’atleta di interesse nazionale marco Lombardi (Atletica Libertas Runners Livorno) che totalizza circa 1,5 km in meno, 80,456 km per l’esattezza. 

Complimenti anche a Benedetto Patti M50 che totalizza 73,633 km e precedendo alcuni altri forti atleti: Giuseppe Lo Iacono (Valle dei Templi AG) 72,633 km; Francesco Cesare (Marathon Misilmeri) 71,168 km.

sabato 9 dicembre 2017

Lory Maureliz: Lo sport mi fa bene alla mente, non solo al corpo

A volte lo sport diventa una terapia, aiuta a passare momenti brutti, aiuta a stare da soli ma anche ad uscire dalla solitudine, aiuta a far parte di un gruppo, di una categoria di atleti, aiuta a prendersi cura di se stessi sia fisicamente che mentalmente, aiuta a scaricare rabbia e tensione. 

Di seguito Lory ci racconta la sua esperienza di atleta donna combattente, felice e resiliente.
Ti sei sentita campionessa nello sport ?Si, a volte.”
Qual è stato il tuo percorso nella pratica dell’attività fisica?Mio padre correva, si sentiva libero, e ho iniziato a correre con lui.”
Quali fattori contribuiscono al tuo benessere e/o performance?La nutrizione, un buon riposo, non bevo alcolici, non fumo, etc..”
Nello sport chi ha contribuito al tuo benessere e/o performance?Lo sport è parte della mia vita, mi fa bene alla mente, non solo al corpo, mi rende felice.” 

Fabiola Desiderio, ultrarunner: Devi avere la testa quella è il motore di tutto

Psicologo Psicoterapeuta

C’è un mondo dietro un atleta, soprattutto dietro un atleta di vertice che vince, che ha pressioni, che tutti si aspettano sempre risultati eccellenti e invece il disagio o la difficoltà è sempre dietro l’angolo soprattutto in gare lunghe dove bisogna non trascurare nulla, bisogna essere concentrati per la gara lunghissima, bisogna monitorarsi chilometro dopo chilometro.

Succede che si abbiano imprevisti ma bisogna andare avanti, bisogna fermarsi capire cosa è successo, a volte è opportuno distrarsi, vedere altro, prima di tutto guardare chi si ha vicino e parlare un po' della gara e un po' di altro, un po' continuare a essere tesi e un po' provare a rilassarsi per esempio sedendosi, chiudendo gli occhi, facendo respiri profondi prendendo aria e gonfiando l'addome e poi tirando fuori tutto comprese sensazioni e tensioni negative.

Dario Santoro, maratoneta: Ho la fortuna di avere un ottimo team alle mie spalle


Dario Santoro, Campione Italiano di maratona nel 2015, nonostante la sua giovane età inferiore ai 30 anni e nonostante le poche partecipazioni alle maratone, era molto maturo e pronto per questa esperienza regina a Firenze ma qualcosa ha impedito la possibilità di fare il suo primato personale.

Ecco cosa mi dice a fine gara: Com'è andata? Sofferto il freddo? We Matteo, oggi si è andati tutti in ipotermia, pensa i keniani da 2h06 hanno fatto 2h16-2h14...io fino al 18°km ho corso e stavo bene, ma da lì in poi è aumentata la pioggia il vento e il freddo, e ho deciso di portarla al termine per orgoglio.

A Manfredonia nel settore delle ultramaratone nuovi talenti e nuove realtà

Matteo SIMONE 

A Manfredonia nel settore delle ultramaratone, oltre a Michele Spagnuolo, l'uomo delle lunghe distanze, sono da menzionare nuovi talenti e nuove realtà.

Il nuovo talento è senza dubbio Filippo Castriotta capace di correre 6 ore totalizzando km72,400 e piazzandosi nel 2017 categoria M50 primo in Italia e 15° al mondo.
Le nuove realtà sono il corridore scalzo Gaetano Pastore che desta tanta curiosità e altri Ultra corridori e podisti quali Nicola Ciuffreda e Mimmo D'Ascanio, ma hanno provato le Ultramaratone altri atleti di spicco sulle gare più corte quale Giuseppe Fatone anche lui sempre sul podio categoria M50 e Michele Fiale.

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