Sempre pronti sembrano essere gli
ultramaratoneti a partecipare a lunghe distanze di gare, lunghe ore di sport,
cambia poco se si tratta di gare di 12 ore o 24 ore, si tratta sempre di
faticare per diverse ore e si può fare tutto con un sufficiente allenamento e una sufficiente esperienza di gare.
Di seguito, Francesco racconta le sue
impressioni, sensazioni, pensieri, emozioni prima della sua prossima gara
importante: In vista della prossima gara importante, ti senti pronto? “La prossima gara importante per me sarà la 24h a Lavello, una
sfida forse estrema ma il mio viaggio nel mondo delle Ultramaratone iniziò
l’anno scorso con una 24h (Putignano), mi è parso doveroso chiudere l’andata
agonistica con una sfida del genere. Il “sentirmi pronto” è aleatorio, è una
gara dai mille risvolti possibili. Per ora la preparazione procede nel migliore
dei modi possibili, nonostante una settimana persa per via di una influenza
latente.”Sensazioni, emozioni, pensieri prima, della gara? “C’è una certa emozione, vista la durata della gara, so che verranno esplorate mille e più emozioni durante la stessa, ci sarà da gestire momenti di crisi, momenti di euforia, dolori articolari, l’allenamento serve anche a saper gestire al meglio tutto questo.”
Una gara imprevedibile, non si sa quello che può
accadere nelle ore notturne dove la sonnolenza potrebbe prendere il
sopravvento, la stanchezza potrebbe farla da padrona, il buio ti potrebbe far
venire pensieri sabotatori o ostacolanti, si tratta di mettersi in gioco e
vedere cosa si sperimenta: Quali
saranno le strategie di gara? “In gara proverò a partire “coperto”, a non disperdere energie
importanti specie nella seconda parte di gara.”
Essere cauti, attendisti ed esercitare l’arte
dell’agguato sembra una buona strategia, non bruciarsi subito, non farsi
prendere dall’entusiasmo, dalle energie presenti in abbondanza a inizio gara: Ti consigli
con un team: famiglia, amici, figure professionali? “Cerco di “rubare” dagli altri
ultramaratoneti piccoli segreti per gestire al meglio una gara così lunga... Ne
ho parlato per esempio con Michele D’Aprile, un grande ultrarunner oltre che
gran bella persona. Lui l’ha corsa l’anno scorso e mi ha saputo dare ottimi
consigli.... Non ho un mio vero e proprio staff, ma ho dietro di me una Società
veramente sensibile alle mie gare, la Track & Field Master Grosseto, il cui
Presidente, Ernesto Croci, mi ha dato sempre carta bianca, ciò mi ha dato molta
carica. Un grande aiuto è venuto dalla Dottoressa Palandri Simona, marciatrice
medagliata europea Master, podologa, anch’essa della mia stessa Società, che ha
risolto brillantemente un problema al piede in cui incorso dopo la 50miglia di
Reggio Emilia, gara che mi ha visto Campione italiano Iuta M40.”
Il segreto degli ultrarunner è di essere sereni,
rispettare il prossimo apprendere dai più bravi ed esperti, pertanto si sta
insieme, si fatica insieme, ci si sente prima di gare importanti e si cerca di
mettere in atto consigli e suggerimenti utili sia in allenamento che in gara.
Importante avere a disposizione un team o dei professionisti che ti supportano,
che ti assistano, che si occupano e preoccupano per te, per la tua salute e
benessere e anche per la tua miglior performance: E’ cambiato
nel tempo il tuo modo di preparati a gare importanti? “Ovviamente dopo un anno ho rivisto la mia
preparazione in generale, prima vivevo l’allenamento con molta tensione, ora
pur allungando le sedute cerco di armonizzare il tutto. Ciò comporta anche una
preparazione a livello mentale, cercando di correre libero da schemi
precostituiti quali GPS, tempi etc.”
Con il tempo gli ultrarunner imparano a conoscersi
meglio, sanno come faticano e come consumano energie importanti, sanno come
allenarsi e come distribuire le energie durante una gara molto lunga, sanno
come nutrirsi e quali abbigliamento indossare, non si è più sprovveduti, ma
l’esperienza insegna tanto e anche confrontarsi con gli amici serve tanto, si è
più sereni, consapevoli e resilienti: Utilizzi una
preparazione mentale pregara? “Il pregara rimane invariato, mi isolo, cerco di non pensare alla gara,
specie la sera prima.”
C’è una
parola o una frase detta da qualcuno che ti aiuta ad affrontare la prossima
gara? “In gara mi ripeto spesso il mio
mantra “dai testa eh” oppure “calma seba”, un auto parlarmi interiore che mi
serve per tenere “alta” la concentrazione. Durante la gara poi osservo gli
altri runners, per vedere come si comportano durante la competizione, rubo il
mestiere, io che ho ancora tanto da imparare, se piano piano divento un
ultramaratoneta lo devo a ragazzi speciali come Michele D’Aprile, Stefano
Castoldi, Michele Debenedictis, Valentina Spano, Marcello Spreafico, Francesca
Innocenti, Pasquale Andidero, Claudio Guidotti, a loro, e non solo va il mio
infinito Grazie.”
Quale può
essere un messaggio rivolto agli organizzatori della prossima gara? “Visto che la 24h che correrò si terrà il 2
dicembre agli organizzatori potrei solo chiedere un buon locale caldo per il
post gara, credo che ne avremo bisogno.”
Pare lecita la richiesta di Francesco dopo 24 ore di
sport, faticando e continuando fino allo scadere delle 24 ore, il minimo
sarebbe bevande e pasto caldo e un luogo riparato per prendersi cura di sé.
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