martedì 10 ottobre 2017

Stefano Velatta, 100km Alpi: Ne esco sicuramente più forte di prima


Finalmente ho avuto modo di conoscere Stefano Velatta dell’Olimpia Runners, alla partenza della 100km delle alpi e di seguito Stefano racconta com’è andata in questa dura prova di 100km.

Che è successo? Non stavi bene? Troppa tensione?In realtà non dovevo partecipare alla gara, non avevo programmato un’altra 100km adesso, poi mi ha contattato l’organizzatore è mi ha convinto. Volevo correre il più a lungo possibile con Lombardi e Gaido poi se tutto andava per il meglio avrei provato ad allungare. Poi le cose sono cambiate dopo la maratona Gaido ha cominciato a soffrire per i suoi tendini d’Achille è Marco intelligentemente ha tirato un po’ i freni in vista della lunga salita...io mi sentivo molto bene ed ho allungato in salita salivo forte ma senza soffrire. La discesa non l ho esasperata ma comunque filavo giù senza freni al 70esimo avevo circa12 minuti su Marco al 75esimo quasi 15minuti. Poco prima dell'82esimo km mentre correvo a circa 4' 15"al km un improvviso crampo al polpaccio sinistro mi ha steso ho perso circa 5' provando a farmi massaggiare ma niente il polpaccio era inchiodato mi sono trascinato fino al 85° km poi ho preso la decisione di fermarmi per non compromettere il proseguo della mia stagione. Ho aspettato Marco e Enrico per fargli i complimenti con un applauso e Marco mi ha fatto un gesto di stima perché ha capito subito la mia sofferenza.”

Questo è il prezzo da pagare quando si diventa numero 1, si è ricercati e contattati e diventa difficile dire di no, tutti ti vogliono e vorresti presenziare a ogni evento, a ogni gara, ma a volte è importante prendere decisioni ferme e seguire il proprio, piano, il proprio programma. Comunque, la cosa importante è uscirne sempre bene, non sentirsi pressato e non aver paura di fermarsi per eventuali infortuni, la salute rimane sempre al primo posto. Belle parole quelle di Stefano, di un atleta che corre con amici avversari, che stima il prossimo, che aspetta i primi due arrivati dopo essersi ritirato, li aspetta per darli la mano, per complimentarsi, per guardarli negli occhi.

La famiglia non era alla partenza? C'era tua figlia lungo il percorso?Alla partenza c era solo il mio grande amico e vice presidente della squadra Antonello Formaggio che mi ha seguito in macchina fino al ritiro dal 50esimo anche mia moglie in macchina con altri 2 amici mia figlia in bici dal 50 all’85°km stava dietro di me per rispettare le regole.

Ho conosciuto alla partenza anche il suo amico vice presidente della sua squadra, Stefano sembra essere coccolato dalla sua squadra e dalla sua famiglia e questo è importante per la serenità e il benessere dell’atleta, avere qualcuno che si occupa e si preoccupa di te, ti permette di correre sereno e di condividere l’esperienza di gara con i propri cari sperimentando complicità e affetto reciproco.
Anno proficuo, tanti titoli, poca motivazione alla partenza?Anno proficuo ma quando sono al via io sono sempre competitivo anche nelle gare di paese senza riconoscimento o premi cerco sempre di onorare gara e di trarre qualcosa di buono dallo sforzo fisico.
Come ne esci? Ne esco sicuramente più forte di prima ho fatto comunque una scelta tattica difficile ma se voglio un giorno correre la 100km sotto le 7h devo correre così senza freni e troppi tatticismi bisogna spingere...con il rischio di saltare ma io vado avanti così sicuro che la mia tenacia verrà premiata. Porto a casa 85km di cui 80 corsi a 4'15" di media da solo in allenamento è difficile da realizzare.”

Sembra essere resiliente Stefano e apprendere dall’esperienza, si è sperimentato in questa dura prova, ha provato a forzare, a osare per avvicinarsi a performance più di livello, per avvicinarsi alle performance del Re Giorgio Calcaterra, per provare a ereditare il suo trono. In fin dei conti si porta a casa sempre qualcosa di importante, momenti di esperienze vissute, amicizie consolidate e nuovi incontri, nuove consapevolezze.
Come vedi il giovane vincitore? Il giovane vincitore l’ho conosciuto a Curinga durante la 6 ore penso sia un bravo ragazzo oltre che un forte atleta.”

Il vincitore ha fatto la sua gara, nonostante la giovane età si è dimostrato sereno e al momento propizio si è fatto avanti conquistando la testa della gara e proseguendo fino al traguardo distaccando il secondo arrivato, il gigante Marco Lombardi.
Prossimi obiettivi? Inviti?Adesso farò un percorso di allenamento massacrante ma molto stimolante porterò il mio fisico al limite a 7 giorni da questi 85km andrò in Sardegna per fare ultra trail a tappe 20km sabato e 60km domenica con circa 1900m di dislivello in totale poi il 22 ottobre maratona Venezia e il 1° novembre la 30km a Firenze con arrivo in salita tutto questo per rinforzare fisico e mente. Sono stato invitato il 3 dicembre alla Coast to Coast a Napoli dove voglio correre 60km a ritmo maratona. Colgo l’occasione per farti i miei complimenti per la tua gara sei stato bravissimo ciao Matteo spero di rivederti presto.”

Un programma fitto e impegnativo per Stefano, di quelli duri per ultrarunner che voglio ottenere risultati prestigiosi, approfitto a ringraziare Stefano per i suoi complimenti, infatti c’ero anch’io alla 100km delle Alpi e sono tornato a casa con il mio Personal Best di 12h10’.
Stefano è menzionato nei seguenti libri: 
“L’ultramaratoneta di Corato. Esperienze, sensazioni, emozioni e aspetti psicologici di un atleta di corsa delle lunghe distanze” di Matteo Simone, Giuseppe Mangione. Editore: Sacco.  
Data di Pubblicazione: 2017. Acquistabile con il Bonus 18app o la Carta del docente.
Descrizione del libro 
L'intento di questo libro, scritto da uno psicologo e da un atleta di corsa nelle lunghe distanze, è di esprimere il senso dello sport, della corsa in particolare. Nel testo si parla del mondo dello sport che racchiude diversi aspetti quali il benessere psicofisico, emotivo e relazionale attraverso la partecipazione ad allenamenti e gare incontrando amici e avversari; sani stili di vita; l'aspetto mentale che ha grande importanza per il raggiungimento di obiettivi, la performance e per superare crisi e difficoltà sia nello sport che nella vita. Nel testo si parla di impressioni, sensazioni e tante emozioni; aspetti mentali quali l'autoconsapevolezza, motivazione, autoefficacia, resilienza. Giuseppe racconterà con le sue parole in corsivo le sue esperienze e le sue impressioni in gare lunghe e difficili. 

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